

43° Trofeo "Marmitte dei Giganti"
28 Settembre 2025
LA GARA
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Gara di corsa in montagna riservata alle categorie "assoluti" e "master", femminili e maschili, ha visto la prima edizione nel 1982 e, da sempre, si svolge con la formula "a staffetta" per le categorie maschili e come gara individuale per le categorie femminili.
Nel 1989 e nel 1997 ha assegnato i titoli di campioni nazionali di corsa in montagna "a staffetta".
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Nelle varie edizioni ha visto, come vincitori, grandi campioni, che hanno fatto la storia della corsa in montagna italiana e mondiale.
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Dal 2014 le gare si svolgono, per le categorie maschili, come staffetta a due elementi, mentre per le categorie femminili, viene mantenuta la prova individuale.
I PERCORSI E IL PARCO
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Percorsi nel “Parco Marmitte dei Giganti”, riserva naturale di interesse regionale che presenta visioni paesaggistiche di particolare bellezza, aspetti geomorfologici imponenti ed affascinanti che danno origine ad un ambiente tra i più singolari dell´arco alpino, arricchito, dal alcuni anni, dalle installazioni artistiche permanenti, collocate durante la manifestazione d’arte “Gigart”.
Percorsi “classici” della corsa in montagna, tecnici impegnativo, vari e suggestivi, da molti considerati tra i più belli del panorama agonistico italiano.
Per le “Marmitte” una buona preparazione atletica non basta; occorre tecnica, attenzione, “elasticità”
Per ogni staffettista maschile da percorrrere 6.080 metri, con dislivello 327 metri. Per le donne percorso di m. 4.555 e dislivello m 222
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La zona di partenza, di cambio staffette e di arrivo è situata a Chiavenna (So) in località Pratogiano, sotto i secolari ippocastani, nei pressi dei tradizionali Crotti.
Dopo la partenza il percorso comincia subito a salire, su strada acciottolata, verso il “Deserto” e poi, con un’impegnativa gradinata, verso il “belvedere”, punto di osservazione da cui si gode un’ottima vista su Chiavenna.
Da qui comincia la traversata, con alternarsi di salite e discese, con passaggi molto tecnici ed impegnativi nei pressi delle “marmitte” (buche nella roccia, lavorate dagli antichi ghiacciai), delle incisioni rupestri e su scivoli glaciali, elementi naturali che caratterizzano il parco.
Dopo avere raggiunto il punto più alto del tracciato si comincia la discesa verso il Passo Capiola, con scalini, radici che affiorano dal terreno e altre asperità che richiedono massima attenzione, massima elasticità e, soprattutto, grande tecnica e buon coraggio, caratteristiche dei grandi discesisti.
Al passo Capiola le donne proseguono direttamente verso la chiesa di Prosto mentre gli uomini, prendendo la parte “aggiuntiva” del loro percorso, continuano a scendere, affiancando “prato grande”, fino a raggiungere uno dei passaggi più caratteristici delle “Marmitte”, il suggestivo passaggio nella “grotta”.
Si ritorna poi a Capiola per riprendere il percorso, seguito anche dalle donne, verso la Chiesa di Prosto, con un’ultima discesa finale, tra pareti di roccia e su gradini irregolari, anche questi molto impegnativi.
Raggiunta la chiesa di Prosto, alternando tratti di sentiero e tratti su strada, si torna a Chiavenna, verso la zona di arrivo e di “passaggio del testimone” al compagno di staffetta.
Si transita, quindi, nei pressi dei crotti di Poiatengo,e poi. pèrima dell'arrivo, si sale sulla rupe del “Paradiso” per uscire dalla Caurga e arrivare, finalmente, alla zona dipassaggio del testimone al compagno di staffetta o all'arrivo, in località Pratogiano.
Come arrivare a Chiavenna (So)
EDIZIONI PRECEDENTI
35.a edizione - DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016
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